Psicologica clinica e psicodiagnostica

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Descrizione Psicologica clinica e psicodiagnostica

Sovente si distinguono due grandi branche della Psicologia : la Psicologia clinica e la psicologia del lavoro.

Di fatto, tale distinzione è grossolana in quanto non tiene presente di molteplici aree di studio che coinvolgono la Psicologia che hanno pari dignità  delle due sopracitate.
Data questa premessa, per  esprimere in maniera semplicistica l’oggetto di interesse della psicologia clinica possiamo tenere conto delle due macroaree di riferimento e, seppur in maniera riduttiva, indicare l’individuo, quale oggetto della psicologia clinica e l’organizzazione o, per meglio dire, gli individui costituenti le organizzazioni compresi i reciproci rapporti, l’oggetto della psicologia del lavoro.

Di fatto se voglio comprendere meglio il mio agire e la mia personalità o l’ insorgere di sintomi psicopatologici chiederò un consulto ad uno psicologo clinico.
La Psicologia clinica, infatti è quel settore della psicologia applicata che si avvale delle conoscenze dei principali orientamenti psicologici quali la psicologia generale, sociale e dell’età evolutiva, dinamica e del profondo, per sanare quei problemi di varia estensione e natura che coinvolgono la personalità dell’individuo e incidono più o meno gravemente sul suo benessere psichico (Pinkus, 1975) .

La psicologia clinica, quindi, si avvale di metodologie e strumenti ad hoc atti allo studio della personalità umana in tutte le sue sfumature, normali e patologiche, questi strumenti utili alla diagnosi rientrano nella disciplina della psicodiagnostica.

Grazie all’anamnesi, al colloquio clinico ed all’utilizzo di test psicometrici o qualitativi, lo psicologo clinico è in grado di formulare una diagnosi clinica utile da restituire al paziente non quale etichetta con cui stigmatizzarlo quanto come una forma di comprensione e conoscenza di se stesso.
Naturalmente, la diagnosi clinica deve avvalersi di un linguaggio medico condiviso e per questo far riferimento al DSM IV  o ICD 10.
Per tali motivi, in psicologia clinica, spesso ci si avvale della psicodiagnostica per la formulazione di diagnosi cliniche coerenti e condivise.

Ma cos’è la psicodiagnostica?

La psicodiagnostica è la disciplina  utilizzata anche in psicologia clinica per la valutazione, descrizione e diagnosi  psicologica, psicopatologica e personologica .
La psicodiagnostica si avvale di colloqui, interviste, batterie di test psicometrici o proiettivi, test di livello, psicologici  o di personalità.
La psicodiagnostica, quindi, è la disciplina utilizzata dallo psicologo per fare diagnosi.
Da sottolineare che, per la loro complessità, alcuni test proiettivi come il Rorschach, necessitano di una formazione specifica dello psicologo clinico, pertanto possono essere somministrati e analizzati sono da chi ha conseguito una apposita specializzazione/master post laurea.
Per questo motivo, l’attendibilità di test di personalità on line o autosomministrati è scarsa e, per una diagnosi accurata è necessario rivolgersi ad uno psicologo clinico che, grazie alla psicodiagnostica, sarà in grado di fornire una diagnosi coerente alla sintomatologia manifestata.

Ma come scegliere a chi affidarsi?

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